Voglio trasmettere l’irrequietezza, che, in me, rappresenta solo il riassunto di ciò che dovrebbe essere nel resto del mondo.
Il mondo, lo guardo, lo osservo. Non mi spaventa! Nessun tipo di mondo mi spaventa più. Certo che è dura osservare.
Osservare implica molte attività. Obbliga una percezione e un processo di elaborazione. Non è vedere, è prendere con sé. E non è facile: è faticoso.
E’ ancora più faticoso quando invece di vedere, ti accorgi di stare osservando continuamente. E allora non ti meravigli, quando posi la testa sul cuscino, capendo che sei sfinito. Perché hai pensato tutto il tempo, senza neanche essere cosciente del fatto che stavi pensando.
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