Ecco.
L’uomo, la sua natura.
È lì che vorrei fermarmi, a quando il diapason dell’essere è stato fatto vibrare per la prima volta, e rimanere fisso davanti all’onda dell’esistenza che iniziava a propagarsi nel tempo.
Fermo lì davanti a vivere per sempre quell’istante: con la coscienza appena accesa e incapace di comprendere.
Incapace di comprendere.
Per sempre.